Notule
(A cura di
LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)
NOTE E NOTIZIE - Anno XVI – 01 giugno 2019.
Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org
della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia”
(BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi
rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente
lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di
pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei
soci componenti lo staff dei
recensori della Commissione Scientifica
della Società.
[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]
Identificati 30 loci (20 di nuova
scoperta) associati al disturbo bipolare. Un gigantesco studio GWAS (genome-wide association study) su 20.352
casi e 31.358 controlli di origine europea ha identificato, in stretta
associazione col disturbo bipolare, 30 loci, 20 dei quali scoperti in questa
sessione sperimentale. I nuovi geni codificano canali ionici, proteine trasportatrici
di neurotrasmettitori e polipeptidi strutturali delle sinapsi centrali. La pathway analysis ha rivelato 9 set di geni, che includono quelli per la
secrezione dell’insulina e per la segnalazione endocannabinoide. L’esame di
questi risultati, dovuti alla cooperazione di professionisti afferenti a 206
istituti scientifici universitari internazionali, mostra la forte correlazione
genetica del disturbo bipolare I con
la psicosi schizofrenica, e del disturbo bipolare II con il disturbo depressivo maggiore. I numerosi
spunti emersi da questo studio, associati alla notevole mole di dati genetici
ottenuti negli anni recenti, impongono riflessioni profonde sull’attuale
approccio psichiatrico a questi disturbi e sulla possibilità di tracciare le
linee per una prassi di prevenzione genetica. [Stahl E. A., et al., Nature Genetics 51 (5): 793-803, 2019].
Alti livelli di leptina nel siero
negli stati iniziali delle psicosi. Gli studi condotti finora sui
livelli di leptina nei pazienti al primo episodio psicotico non sono giunti a
conclusioni univoche e, a quanto pare, gli alti livelli della molecola rilevati
in pazienti schizofrenici erano associati all’aumento ponderale. Un nuovo
studio su pazienti a rischio e su psicotici al primo episodio o in periodo
critico ha dimostrato l’innalzamento dei livelli di leptina nelle prime fasi
dell’espressione clinica del disturbo psicotico, e correlazioni significative
tra livelli leptinici e parametri antropometrici, ormonali, lipidici e
citochinici. Martorell e colleghi, autori dello studio, hanno anche rilevato
tassi più alti di leptina nelle donne, e hanno identificato solo nelle donne
abitudini dietetiche associate alla leptina. [Martorell L., et al., J Psychiatr
Res. - AOP doi: 10.1016/j.jpsychires.2019.01.006, 2019].
Differenze sessuali nel
riconoscimento delle emozioni espresse dal viso in psicotici e sani. Uno studio condotto da Andric
Petrovic e colleghi della Clinica Psichiatrica dell’Università di Belgrado ha confermato
il rilievo di migliori prestazioni delle donne rispetto agli uomini nel
riconoscimento delle FE (facial emotions)
e ha indagato le prestazioni dei due sessi in pazienti affetti da disturbi
psicotici. Nei pazienti le differenze legate al sesso erano apparentemente abolite.
Ma l’analisi dei risultati ha evidenziato delle prestazioni peggiori nelle
donne psicotiche e ha suggerito che, nelle psicosi, i processi cognitivi
necessari al riconoscimento dello stato affettivo-emozionale espresso dalla
mimica facciale vanno incontro ad un maggiore deterioramento nel sesso
femminile. [Andric Petrovic S., et al., Cogn Neuropsychiatry 24 (2): 108-122, 2019].
Miglioramento dell’immagine corporea
autopercepita con l’intervento di frenulo-riduzione clitoridea. Mai descritto in precedenza,
l’intervento di frenulo-riduzione clitoridea è stato eseguito a Washington da
Ostrzenski su tre donne, previa sedazione cosciente con Valium orale e Fenergan
intrarettale, con una procedura operatoria ad esecuzione ambulatoriale della
durata media di 27 minuti. La tecnica è stata sviluppata sulla base della
recente scoperta anatomica del fascicolo fasciale dell’infrafrenulo clitorideo,
sito nello strato profondo del frenulo. L’intervento, privo di effetti
collaterali indesiderati, ha determinato esiti psicologici di estremo rilievo,
migliorando il tono dell’umore, l’equilibrio psichico, la qualità della vita e
dell’attività sessuale delle pazienti. In particolare, colpisce che la
soluzione di un problema di fatto nascosto alla vista abbia migliorato la
percezione della propria immagine corporea da parte delle tre pazienti. [Ostrzenski A., Heliyon 5 (1): e01098,
eCollection, 2019].
Differenze morfologiche rilevate nel
cervello dei pazienti affetti da eiaculatio
praecox. 54 pazienti affetti da eiaculazione precoce come sintomo costantemente presente
per tutta la vita e 42 volontari sani fungenti da gruppo di controllo sono
stati studiati con metodo morfometrico
basato sul voxel di risonanza magnetica nucleare (RMN) T1-pesata
dell’intero cervello. Le valutazioni diagnostiche sono state condotte con il
test PEDT (premature ejaculation
diagnostic tool) e la misura IELT (intravaginal
ejaculation latency time). Il dato più significativo emerso è relativo al nucleo caudato: nei pazienti il volume
di questa formazione grigia era in media significativamente maggiore di quello
delle persone sessualmente sane fungenti da controllo. Il volume del nucleo
caudato negli affetti da eiaculazione precoce era strettamente correlato al
punteggio del PEDT e alla stima IELT. In altri termini, l’entità dell’alterazione
volumetrica del caudato era proporzionale alla gravità del sintomo. Si
auspicano, su grandi numeri, ulteriori e più dettagliate esplorazioni dei
nuclei della base encefalica e dei loro circuiti, anche in rapporto alle
strutture di controllo vegetativo centrale, per cercare di definire esatti
correlati del disturbo e cercare di comprendere quanto dell’anomala morfologia
possa ritenersi causa o parte delle cause, e quanto si possa considerare
conseguenza di un funzionamento anomalo più generale, che avrebbe
nell’eiaculazione precoce solo un sintomo evidente. [Atalay H. A., et al. J Sex Med – AOP
doi: 10.1016/j.jsxm.2019.04.008. May 15, 2019].
Notule
BM&L-01 giugno 2019
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